30 Ago Il Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino in provincia di Vercelli
Il Bosco della Partecipanza è uno dei più vasti boschi rimasti nella pianura Padano-veneta, una una zattera verde sul mare delle risaie circostanti. Situata nel vercellese, poco a nord del fiume Po, la foresta è giunta fino ai nostri giorni grazie alle rigide regole di gestione dei tagli rispettate sin dal 1275, quando l’area venne assegnata in comune proprietà (la “partecipanza”, appunto) ai cittadini di Trino.
Bosco delle Sorti della Partecipanza
Questa immensa area verde, conosciuta anche con il nome di Bosco delle Sorti della Partecipanza, è sopravvissuta alla secolare pressione antropica sono almeno due: il primo, quello che lo salvaguardò dal pragmatismo romano, consiste nel fatto che la Selva era parte del “Lucus Dei” cioè del bosco sacro alla divinità, probabilmente Apollo, e come tale protetta a fine di culto; il secondo, valido sicuramente a partire dal XIII secolo, quando si costituì di fatto la Partecipanza, cioè quell’insieme di persone divenute proprietarie per concessione marchionale del 1275.
Una passeggiata nel verde
Un paio di chilometri di strada bianca tra le risaie collegano Trino al Bosco della Partecipanza. Tre sono gli ingressi: dopo circa un chilometro si segue a sinistra l’indicazione per la Cascina Guglielmina (ingresso sud). Si accede al bosco attraversando il ponte sul Canale di Rive. Passata un’area attrezzata si giunge a un bivio dove si va a destra verso l’ingresso di Ramezzana. Si procede al margine del bosco sul sentiero Costa al Sole est lasciando a sinistra il sentiero Mezzo Costa al Sole (via di ritorno). Il passaggio del Rio Sanguinolento precede la breve salita alla Costa, crinale che separa i settori sud e nord del bosco. Si scende alla radura del Rifugio Crocetta (area attrezzata), all’incrocio con la strada proveniente dall’ingresso del Ponte d’Assi.
Per maggiori informazioni sul Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino, all’interno delle Aree Protette del Po Piemontese