Pantelleria, trekking geovulcanologico

pantelleria trekking
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A Pantelleria il trekking geovulcanologico è un percorso tematico interamente carrabile ideato per osservare alcuni dei fenomeni di vulcanesimo secondario presenti sull’isola.

L’isola di Pantelleria rappresenta infatti la punta emergente di un complesso vulcanico di cui circa il 28% è emerso, mentre il restante 72% è situato sotto il livello del mare, fino ad una profondità di circa 1200 m. La nascita del vulcano è legata alla formazione di una vasta area distensiva nello Stretto di Sicilia con andamento NO-SE. Questo “rifting” è attivo sin dal Tardo Miocene e accompagnato da una diffusa attività vulcanica concentrata principalmente nella zona nord-ovest dello Stretto di Sicilia.

L’itinerario parte dalle Grotte di Sataria, grotte naturali originate per erosione differenziale tra le pomici (facilmente erodibili) e la colata lavica sovrastante (resistente all’erosione), all’interno delle quali sgorgano sorgenti d’acqua calda a una temperatura di circa 40 °C che confluiscono in tre vasche. La qualità delle acque termali di questa grotta trova testimonianza nell’origine del nome stesso Sataría che deriva dal greco “Soterìa” e significa “grotta della salute”. Le tappe successive sono la Grotta del Freddo, il centro eruttivo quiescente di Kúddia Mida, il lago “Specchio di Venere” e il Museo Vulcanologico. L’ultima tappa è Cala Gadir, un piccolo porticciolo che ospita tante vasche termali.

Per maggiori informazioni sul Parco nazionale dell’Isola di Pantelleria e il trekking geovulcanologico

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